Un Territorio dalla bellezza scenografica
“La Brianza è il paese più delizioso di tutta l'Italia, per la placidezza dei suoi fiumi, per la moltitudine dei suoi laghi, ed offre il rezzo dei boschi, la verdura dei prati, il mormorio delle acque, e quella felice stravaganza che mette la natura ne' suoi assortimenti.”
H.B. Stendhal
La bellezza della Brianza la si può leggere tra gli appunti di viaggio del celebre scrittore francese Stendhal, grande amante del Belpaese che, tra i suoi innumerevoli spostamenti in giro per l’Italia, si soffermò ad esaltare un luogo così scenografico, ricco di arte e cultura ma anche di paesaggi verdi e riserve naturalistiche di grande interesse.
La Brianza possiamo definirla anche la terra dei laghi, infatti proprio in questo spazio tra Lecco, Como e la zona nord di Milano c’è il maggior numero di laghi di tutta la Lombardia, i cosiddetti laghi Briantei. Non lontano da Milano il territorio brianzolo non ha confini politici precisi, ma racchiude un’area geografica che interessa le province di Lecco, Como, Monza e Brianza.
E’ una terra ricca sotto diversi aspetti: naturalistico, storico-culturale, religioso, enogastronomico. Monza, che può essere considerata il suo centro più importante racchiude in se il Parco considerato il “polmone verde” recintato più grande d’Europa. Al suo interno la Villa Reale: costruita tra il 1777 e il 1780 dall’architetto Giuseppe Piermarini, uno dei più grandi artisti del neoclassicismo lombardo, su richiesta dell’imperatrice Maria Teresa d’Austria per divenire la residenza di campagna dell’arciduca Ferdinando, Governatore della Lombardia. Vicino di casa del Parco, espressione di un altro tipo di ebbrezza, è l’Autodromo Nazionale Monza, dal 1922 tempio della Formula 1. Durante l’anno ospita anche corsi di guida sportiva. Bellissimo il Museo e tesoro del Duomo di Monza, al cui interno sono custoditi reperti unici risalenti all’epoca tardo romana e dell'alto Medioevo come la Corona e la Croce di Teodolinda, la Chioccia con i pulcini ed una bellissima opera di oreficeria longobarda risalente al V o al VI secolo. Nel centro storico, è possibile scorgere un edificio risalente nel XIII secolo, l’Arengario, ovvero quello che un tempo rappresentava il Palazzo Comunale di Monza.
Il territorio di Monza e della Brianza ha vissuto nel Settecento la grande stagione delle Ville di Delizia: una magnificenza di architetture e di giardini commissionati dalle grandi famiglie nobiliari dell’epoca tra cui i Borromeo, i Durini, i Trivulzio, gli Arese, i Taverna, i Morando. Sono residenze monumentali con vasti parchi, strutturati con giardini all’italiana e all’inglese, ricche di opere d’arte. Derivano queste loro caratteristiche peculiari dal fatto di essere state concepite come residenze di campagna in cui i nobili si ritiravano nei periodi di villeggiatura, dedicandosi allo svago e diletto nel pieno godimento della natura, della conversazione cortese, dell'arte, della musica, della poesia all’insegna della raffinatezza e del buon gusto. Spesso costituivano la residenza di rappresentanza del casato a cui appartenevano e di cui erano destinate a narrare gesta e fasti. Attualmente sono fruibili dal vasto pubblico secondo diverse modalità: da edifici pubblici destinati a rappresentazioni artistiche a sedi per meeting e congressi; da luoghi di soggiorno e ristorazione di qualità a musei di sé stesse così come di arte moderna e contemporanea.
In Brianza domina una collina ricca di vigneti con i suoi vini Terre Lariane IGT: stiamo parlando di Montevecchia. Questo villaggio sorge sulle colline della Brianza orientale ed è circondato da ettari di castagni, querce e betulle che ossigenano il Parco Regionale di Montevecchia e della Valle del Curone. Per la sua caratteristica collinare e per la localizzazione geografica Montevecchia è sempre stata un borgo molto attivo. Sin dall’epoca medioevale venne iniziata un’intensa opera di terrazzamento, per ottenere maggiore spazio di terra coltivabile.
E infine la cucina: i piatti della tradizione gastronomica briantea sono piuttosto poveri in quanto sono legati ai prodotti della terra: si va dalle zuppe e minestre ai risotti, come quello con la luganega e la salsiccia di Monza. Passando ai secondi, ampio uso di carne di maiale che trionfa con la cassoeula; ottime anche la faraona alla creta, la murtadèla brianzola, i nervitt e il salame, prodotto DOP, uno tra i più apprezzati salumi tipici della Lombardia. A chiudere il pasto, la turta paesana della Brianza, fatta con pane raffermo, amaretti, latte, uova, cacao, uvette e pinoli e gli oss de mort, ovvero i biscotti con le nocciole.