Storia, arte e cultura: una delle città d'arte più importanti della Lombardia
“Rimasi lì incantato: era un lembo dell'Italia più bella, una delle molte piccole sorprese di godimento per cui vale la pena viaggiare.”
Hermann Hesse
Arrivando la si riconosce quasi con emozione, il colpo d'occhio è intenso, antiche mura rocciose, vecchi palazzi di pietra grigia; una bella architettura umana che si staglia con equilibrio perfetto sulla natura, che a sua volta colora d'azzurro l'intenso cielo e di bianco le alte montagne è una delle città d'arte più importanti della Lombardia.
La Città Alta costruita nel Medioevo è ancora chiusa dentro le mura venete oggi patrimonio dell’UNESCO. La città infatti è stata a lungo sotto il dominio della Repubblica di Venezia che eresse la cinta muraria nel '500, e contiene importanti resti storici. Le attrazioni storiche e turistiche le troviamo nella parte più antica, nonostante anche la città bassa possieda diverse testimonianze storiche di valore. Agli stretti vicoli medievali e all’antica Torre Civica che da 360 anni segna le 22 con cento rintocchi, rispondono imponenti e ariosi, in Piazza Vecchia, il Palazzo della Ragione e Palazzo Nuovo.
Opere di Botticelli, Raffaello e Tiziano sono conservate all’interno dell’Accademia Carrara, in un palazzo in stile neoclassico in Città Bassa.
Il medievale Palazzo della Ragione risale al XII secolo e collega Piazza Vecchia con l'altra piazza del centro storico, la piccola Piazza del Duomo, sede di un assortimento di edifici religiosi. Piazze ed edifici furono edificate durante il periodo Veneziano di Bergamo, che inizia nel 1428, dopo le lunghe lotte tra Guelfi e Ghibellini e dopo il governo dei Visconti. Nella stessa piazza troviamo anche la Cattedrale, la Basilica romanica di Santa Maria Maggiore che rivela fin dal 1137 il suo splendore e viene ulteriormente abbellita nei secoli successivi: affreschi, stucchi, arazzi e tarsie lignee realizzate su disegno del famosissimo artista Lorenzo Lotto decorano oggi l’interno dell’edificio. Dentro Santa Maria Maggiore è custodito inoltre il monumento funebre a Gaetano Donizetti, famosissimo compositore, simbolo e portavoce di Bergamo nel mondo.
Attaccata alla basilica vi è la monumentale e tipicamente rinascimentale “Cappella del Colleoni”, il mausoleo del condottiero e simbolo della città ai tempi della dominazione veneziana.
La cucina bergamasca è una cucina semplice, fatta di ottimi prodotti a chilometro zero, materie prime come formaggi e salumi, ma anche piatti saporiti e caratteristici.
Cominciando dai prodotti locali, dalle sue valli arrivano i tradizionali formaggi. La bergamasca può vantare ben 9 formaggi D.O.P., ponendosi al primo posto d’Italia. Tra questi ricordiamo il Bitto, il Formai de Mut, il Taleggio, lo Strachitunt. Sulla tavola non può mancare il re dei primi: i Casoncelli alla Bergamasca, Il classico raviolo bergamasco, dalla forma a mezzaluna, ripieno di carne mista di manzo e maiale, grana, amaretti, uva sultanina e prezzemolo, condito con burro fuso, salvia e pancetta rosolata. Ma il piatto classico, il piatto della domenica è sicuramente la Polenta, proposta nelle sue mille varianti. Da sempre considerato un piatto povero, in realtà ricco di sapore e proprietà, fatta con farina di mais che le dà il caratteristico colore giallo. La polenta si accompagna bene con piatti di selvaggina, dagli stufati a base di maiale o cinghiale e il classico coniglio. Piatto tipico è la “polenta e osei”, polenta con uccelletti, ora sostituita da “oselì scapacc”, dove, al posto degli uccelletti si usano degli involtini di carne arrostiti, farciti con una fettina di lardo e salvia. Infine i dolci. Il più conosciuto è la Polenta e osèi, una soffice torta di pan di spagna ricoperta di pasta di mandorle con decorazioni in cioccolato fondente.